Ischia, non solo mare...
Se vi diciamo The westlands, Keramos, Mazzella, il pirata, probabilmente penserete che sono soltanto titoli, cognomi, nomi messi lì a casaccio. E invece c'è qualcosa in più tra queste parole. C'è un altro aspetto da conoscere per chi vuole vivere l'isola nella profondità del suo racconto.
Ischia è un territorio dalle mille risorse. Tutte da scoprire, ma come abbiamo avuto già modo di notare in altre riflessioni, tutto sta nella nostra capacità di "leggere" l'isola senza soffermarci alle bellezze lampanti che già a primo impatto soddisfano i desideri dei visitatori. Se però siamo insaziabili e vogliamo davvero immergerci tra le trame della storia, della cultura e del folklore di un'isola che ha tanto da raccontare, il nostro obiettivo sarà quello di andare alla scoperta delle preziosità che contribuiscono a rendere ancora più bello e suggestivo questo antico luogo bagnato dalle acque del mare. Qui si cura la tradizione, la dedizione e un profondo senso di rispetto per i mestieri che non esistono più e che invece qui, tramandati da padre in figlio, ancora è possibile proporre. L'artigianato è un tema spesso poco affrontato nei frenetici discorsi sulle proposte turistiche, in realtà meriterebbe una riflessione molto più approfondita. Limitiamoci in questa analisi a chiarire che Ischia è interamente ricoperta di operosità antiche e affascinanti. L'artigianato, infatti, è una di quelle enormi competenze che nei secoli hanno caratterizzato l'identità del territorio, rendendolo ancora più pregno di significati accattivanti.
Forse non tutti sanno che...
A Ischia si lavora il cuoio, la ceramica, la raffia, il ferro e molto altro ancora. Vi basterà osservare bene tra le sue viuzze per comprendere che Ischia pullula di artigiani, che nei secoli si sono rivelati detentori di una raffinata capacità artistica nel preservare la bellezza in ogni sua forma. I maestri artigiani ischitani realizzano capolavori in ceramica, battendo il ferro, attraverso deliziosi ricami, producendo ceste in vimini che spesso notiamo come ornamento di antiche botteghe. Anche questo è turismo, forse è il vero turismo, quello che ci impreziosisce e che ci dona oggetti e suggestione di cui in precedenza non eravamo a conoscenza. Ecco dunque un modo alternativa di entrare nello spirito della natura ischitana, entrare in una bottega artigianale per scoprire così tante ben curate laboriosità. Le ceramiche di Keramos, quelle di Mazzella, la lavorazione del cuoio di westlands, mille maestri da conoscere ora nelle loro botteghe, ora nelle loro abitazioni. Il nostro invito è quello dunque di imparare a intuire anche questo aspetto dell'isola per scoprire così facilmente che la bellezza qui non sta soltanto nelle sue chiese e nei suoi panorami.
Una curiosità su Sant'Angelo
Vivere il borgo di Sant'Angelo vuol dire scegliere di immergersi in uno spazio cristallizzato nel tempo, in cui coesistono inestimabili bellezze naturali e meraviglie artistiche. La tradizione culturale del borgo ha definito un'identità ben precisa, in cui passeggiare per i vicoli vuol dire soddisfare tutti i sensi umani. Sono i colori il conduttore comune di questo viaggio speciale: anche la scelta dell'arredo urbano risponde a questa spontanea necessità, il verde del tufo, il bianco della calce, l'azzurro del mare. Nel tempo l'arredo urbano è stato impreziosito dalle tradizionali mattonelle di ceramica. Sarà possibile notare abbellimenti realizzati con cocci colorati di piastrelle. È così, con l'ingegno di chi aveva come unica ricchezza passione e fantasia, che tempo fa i maestri artigiani del luogo hanno iniziato a comporre meraviglie. Pezzi di piastrelle colorate in ceramica, ora rilasciate dal mare, ora raccolti tra gli scarti di costruzione, venivano assemblati nella composizione di mosaici, panchine, facciate di strutture, creando effetti cromatici unici e dando il via a una cultura di maestri ceramisti che negli anni hanno dato un valore aggiunto al luogo. "Quando la sera il sole riflette sulle mattonelle si svegliano tutti i colori ed è come vedere due tramonti, uno a mare e uno tra le stradine!" Ci racconta Giovan Giuseppe, un anziano del posto con il suo bastone di faggio che, con una sola frase, ci convince a respirare l'atmosfera e l'armonia di uno dei borghi più belli del mondo.