Proprio come madri, protettive, tenaci, lungimiranti, le donne hanno nutrito Ischia di bellezza. Lo fanno da sempre e continuano a farlo tutt’oggi. Più che una riflessione, questo è un contributo, un omaggio alle donne scritto in occasione dell’8 marzo. Un modo per mostrare ai lettori più appassionati quanto il genere femminile abbia contribuito nello sviluppo di quella cultura dell’accoglienza che è prerogativa preziosa dell’isola. La bellezza delle donne si è spesso legata a quella dell'isola, illuminando ancora di più le coste di Ischia. Si tratta non soltanto di bellezza estetica, bensì di quel valore aggiunto di intelletto che ha caratterizzato le proposte turistiche e culturali dell’intero territorio. Ischia è un nome femminile, lo è la grazia della sua natura e dei suoi scorci inebrianti. Non è un caso che sia donna anche la senta eccellente dell'isola: Santa Restituta! Questa grande Donna nacque in Africa ma è oggi venerata grazia alla diffusione del culto in Italia ed Europa meridionale causato del suo storico legame alla persecuzione vandalica del 429 in Nordafrica, ordinata dal re Genserio e descritta nelle pagine di Vittore di Vita. Così, da secoli, nei vari luoghi dove trovarono rifugio gli esuli cartaginesi, ebbe origine la devozione alla martire africana: Lacco Ameno (Ischia), Napoli, Cagliari, Palermo, Calenzana (Corsica, Francia), Montalcino e Oricola. La nostra Lacco Ameno la ricorda il 17 maggio, dedicandole ben undici giorni di solenni festeggiamenti.
Sono state tante le donne eccellenti che hanno accarezzato questa terra, qui per dovere di sintesi ne ricordiamo soltanto alcune, come ad esempio Anna Baldino Di Meglio, scomparsa nel 1987, pilastro della scuola e della cultura, fu la prima donna isolana a conseguire la laurea, si laureò in lettere classiche, fu preside, docente di latino e greco, modello di rigore e passione per la diffusione della cultura nelle scuole ischitane.
Un’altra grande donna fu Lucia Capuano, la prima donna guardiana del faro di Punta Imperatore, divenne la prima donna farista in Italia, rompendo gli schemi di emarginazione in cui era relegata la donna dell’epoca.
Nacque Forio il 6 gennaio 1903 e sposò Francesco De Falco, guardiano del faro di Punta Imperatore, viveva nel faro con lui e i sette figli che nacquero dal loro matrimonio. Il 25 novembre 1937 il marito Francesco, detto “Ciccio ‘a lanterna”, morì improvvidamente e la vedova trasformò il suo grande dolore in motivo di lotta per superare le discriminazioni fortissime allora esistenti tra uomo e donna riuscendo con tenacia e determinazione a prendere il posto del marito come farista e assicurare così la sussistenza alla sua famiglia.
Un’altra grande donna che ha contribuito allo sviluppo della cultura nella nostra isola fu Susana Walton, creatrice dello splendido giardino mediterraneo e subtropicale "La Mortella" e moglie argentina del compositore inglese Sir William Walton. Nel 1956 Lady Walton chiamò il famoso architetto paesaggista Russell Page perché disegnasse l’impianto originario del giardino integrandolo fra le pittoresche formazioni rocciose di origine vulcanica. Oggi il giardino della Mortella è un piccolo gioiello apprezzato da visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
La lista di ischitane Doc potrebbe continuare all’infinito: Maria Senese di "Zibbacchiello”, Lucia Mazzella, Maria Scialò, Nunzia Mattera, Lucia Beringer, e la mitica Nonna Agnese di Sant'Angelo! Ma ancora, a lasciare un segno di amore sull'isola sono state la mitica Sophia Loren, Liz Taylor che qui si innamorò di Richard Burton. Che abbiano mostrato la loro energia a Ischia o in qualsiasi parte del mondo, auguri a tutte le donne... Le vere eccellenze del mondo!