La porta di agartha
12/11/2021 | Territorio
Cos'è la porta di Agartha e la teoria della terra cava. Scopri la leggenda che ad Ischia è stata in grado di creare un turismo esoterico di migliaia di persone

L’isola di Ischia, fra splendide spiagge, natura, sorgenti termali e una deliziosa cucina mediterranea, è una meta molto ambita per una vacanza all’insegna del relax e del benessere.
Rilassarsi al sole sull’incantevole spiaggia dei Pescatori o sulla spiaggia degli Inglesi, fare un bagno caldo fra le rocce vulcaniche della spiaggia di Cartaromana, dei piacevoli fanghi e massaggi ed esplorare l’arte e l’antica storia locale sono solo alcune delle molte attività che questa meravigliosa isola vulcanica ha da offrire ai visitatori.
In aggiunta a tutto questo, Ischia racchiude in sé quella giusta dose di mistero che da sempre affascina viaggiatori e avventurieri, e che passa attraverso la porta di Agartha.
Secondo un’antica leggenda, infatti, il Monte Epomeo, un grande blocco di tufo verde emerso dal cuore della terra in seguito a un’antichissima eruzione vulcanica, custodisce l’accesso per una mitica civiltà sotterranea, il Regno di Agartha.

 

Ischia Terra Cava: il Monte Epomeo ed Hitler

Le varie leggende che ruotano attorno all’antica storia dell’isola e i misteri che vi aleggiano (significato molto appropriato, dato che tali misteri sono vaghi e diffusi generalmente in ogni luogo dell’isola) sono alimentati dalle sue particolari caratteristiche geomorfologiche.
Il Monte Epomeo, ad esempio, presenta una notevole quantità di cunicoli naturali che lo collegano a varie zone all’interno e all’esterno dell’isola; questa conformazione ha portato a ipotizzare non solo l’esistenza di alcuni passaggi segreti, ma addirittura la teoria della Terra Cava.
Secondo questa teoria, al di sotto della superficie terrestre e di conseguenza dell’isola, ci sarebbero delle ulteriori superfici concentriche abitabili, e fra queste sorgerebbe anche un’antica civiltà dal fascino esoterico, il regno sotterraneo di Agarthi.
Quella di Agartha, leggenda affascinante e misteriosa, nacque in epoca medievale quando Corrado di Querefurt, vescovo e cancelliere di Arrigo VI, mise per iscritto una fantasiosa avventura nel Regno di Agarthi, del quale dichiarò di aver scoperto la porta in un anfratto del monte. Il vescovo disse di essere riuscito ad accedere a un’incredibile città sotterranea ma di essere stato costretto a fuggire a causa dell’attacco di soldati fatti d’aria con spade e frecce, i difensori di Agartha, anime penitenti intrappolate nel sottosuolo, nell’interpretazione del religioso.
Questo concetto esoterico della terra è stato protagonista nelle epoche successive degli interessi di vari personaggi. Nel 1874, ad esempio, lo scrittore Jorgen Vilhelm Bergsoe narrò nella sua opera Novelle Italiane un misterioso episodio legato alla scomparsa di un’intera armata saracena, che si era rifugiata in una conca vicino al Monte Tabor, nei pressi di Casamicciola. I cunicoli che attraversano l’isola, in effetti, avrebbero potuto portare degli ignari visitatori a smarrirsi nel sottosuolo per non fare mai più ritorno. Ci si potrebbe domandare se anche i saraceni avessero vissuto la medesima esperienza di Corrado di Querefurt, con un esito meno positivo.
Anche lo scrittore Willis George Emerson descrisse il regno di Agarthi, ricollegandosi alla teoria della terra cava ed elaborando molti concetti cari agli appassionati dell’esoterismo della terra.
Negli anni successivi molti racconti e teorie hanno continuato ad alimentare la leggenda, raggiungendo anche il nostro tempo, che ha portato tuttora alcuni a realizzare delle opere al riguardo, come ad esempio il libro Terra Cava, Nuova Terra di Federico Cellina.
Il misterioso ingresso non fu però mai trovato e la scienza moderna concorda oggi nello smentire la terra cava e di conseguenza sul fatto che quella di una terra concava sia solo una leggenda.
Molto interessato all’esoterismo della terra e alle leggende legate alle antiche civiltà fu fra l’altro anche Adolf Hitler, il cui pensiero affondava notoriamente nell’occultismo. I Nazisti, infatti, impiegarono invano molto tempo ed energie alla ricerca della porta di Agartha a Ischia, esplorando a fondo in modo particolare due misteriose grotte, la Grotta di Mavone e la Grotta del Mago.

 

Le Grotte di Mavone e del Mago

Per la sua ricerca del popolo di Agarthi, Hitler decise di partire da quello che considerò il luogo più misterioso di Ischia, la Grotta di Mavone. Tale grotta, situata a Forio d’Ischia su una costa rocciosa a strapiombo sul mare, è oggi inaccessibile.  La seconda tappa fu la Grotta del Mago, collocata poco dopo gli scogli di Sant’Anna a Ischia Ponte e oggi accessibile solo in parte.
Questa grotta deve il suo nome a una leggenda secondo la quale un mago dalla statura fuori dal comune e i lunghi capelli bianchi viveva al suo interno e proteggeva i pescatori dalle insidie del mare.
Molti altri eventi esoterici sembrano essere legati a questo luogo, antica sede di un culto del sole all’interno della quale aleggiano svariate leggende. Mentre alcuni ritengono infatti che questa grotta si sia formata semplicemente in seguito all’azione dell'erosione marina, altri le attribuiscono un particolare valore, collegandola addirittura all’origine della specie.
Non a caso Hitler trascorse molto tempo all’interno di queste grotte in cerca di un possibile passaggio che lo conducesse al regno sotterraneo di Agarthi, nella speranza di potervi trovare il popolo di Agarthi con le sue conoscenze, fra magiche reliquie e luoghi custodi dello spirito del mondo.

 

Chi erano gli Agarthi?

In base alla teoria della Terra Cava, gli Agarthi sono una misteriosa popolazione residente al centro della terra.
La loro fonte di energia è un sole situato nelle profondità del sottosuolo e il popolo di Agarthi sarebbe dotato di un’altezza fuori dal comune e di una particolare natura corporea, una sostanza eterea e astrale con vibrazioni incredibilmente superiori a quelle della materia umana.
Secondo Hitler, gli Agarthi sarebbero stati i progenitori dell’umanità, una razza madre di stirpe ariana.
Le leggende riguardo alla nascita del regno sotterraneo di Agharti sono molteplici. Secondo una di queste fu Poseidone a costruire questo regno nel sottosuolo per sfuggire alle acque del diluvio.
Le storie che ruotano attorno alle origini del popolo di Agarthi sono varie, ma tutte le loro versioni, unite alla bellezza dei luoghi protagonisti di queste leggende, contribuiscono a rendere Ischia una meta ancora più affascinante e misteriosa. Da esplorare e scoprire fino in fondo.