Chiesa di San Ciro e sorgente di Ciglio

Serrara Fontana

Chiesa di S. Ciro cenni storici ed architettonici

Le primissime indicazioni relative a questa chiesa, un tempo semplice cappella dedicata a S.M. Assunta e S. Giacomo, rimandano alla bolla di fondazione del 1661 che ebbe come primo fondatore Agostino lacono. La primitiva cappella si troverebbe a circa 200 m dall'attuale chiesa nella zona denominata "Schiappa Petillo". Ne danno testimonianza i ruderi di alcune nicchiette scavate nella roccia. Più certe, invece, si presentano le notizie riguardanti la seconda ubicazione della chiesa risalenti al 1867. La realizzazione del manufatto è avvenuta a più riprese e in momenti diversi, a partire dal 1938, successivamente al terremoto di Casamicciola (1883) è stata ricostruita in un luogo attiguo alla cappella originale devastata dallo stesso sisma. La sua origine è quindi di tipo rurale, databile intorno al 1940 così come espressa nella lettera del 16 aprile sottoscritta dal parroco Stefano lacono, in cui si fa riferimento al tetto in Lapillo battuto tipico dell'architettura ischitana.

La pianta dell'edificio sacro è composta da un'unica navata in muratura al termine della quale sorge l'abside. La navata è divisa in tre campate sorrette da pilastri adagiati su basi di conci tufacei. La navata centrale è costituita da pietra tufacea verde del Monte Epomeo. La facciata principale, che prospetta sulla strada statale SS. 270, si presenta pittoresca e monumentale in quanto denuncia l'importanza originaria del luogo poiché risulta costituita prevalentemente da pietra in tufo verde. Essa è costituita da un portale piano, al di sotto del quale insiste l'ingresso principale e da una finestra ad arco a tutto sesto. La facciata termina con il campanile (a sinistra) di-umili proporzioni. chiesa, è stata nei secoli punto di riferimento religioso di primaria importanza per i locali, specie se si considera la notevole distanza del casale del Ciglio dalla chiesa parrocchiale di Serrara de dicata alla madonna del Carmelo.