I vicoli Saraceni e le Torri

Forio

I Vicoli Saraceni di Forio: Un Dedalo di Storia e Difesa

I Vicoli Saraceni a Forio rappresentano una rete unica di strade, un dedalo urbano intriso di storia e scopo difensivo. Nati attorno alle torri di avvistamento, rifugio e difesa costruite nell'isola nella prima metà del 1500 dall'Università di Forio, questi vicoli avevano un compito cruciale: proteggere gli abitanti dai terribili attacchi dei pirati turchi.

La principale funzione di questo intricato labirinto di vicoli era quella di guadagnare tempo e spazio prezioso contro gli invasori saraceni. Questo consentiva agli abitanti di rifugiarsi nelle torri costiere e organizzare la resistenza, sfidando gli attaccanti con acqua bollente, pietre e qualsiasi cosa fosse a portata di mano.

Un'esigenza difensiva comune a molte località mediterranee, ma che solo a Forio e in pochissimi altri luoghi ha dato vita a risultati urbanistici e architettonici così straordinari. Nomi come Vico Torrione, Via Sant'Antonio Abate, Via Casa Patalano, Via Costantino, Via San Giovanni, Vico Albergo, Via Vecchia, Via Casa Di Maio, Via II Casa di Maio, Via Cesare Piro, Via Basso Cappella, Via Peschiera, Via Funno, Via Gaetano Morgera, Vico I Pero, Vico II Pero, Vico Schiano (dal lato del Cierco) e molti altri formano una rete intricata di vicoli con uscite verso quasi tutte le parti della città.

Per orientarsi, i residenti si affidavano alla "segnaletica simbolica" delle edicole votive, alle botteghe di falegnami, calzolai ed empori che una volta popolavano queste strade, prima di dirigersi verso il corso principale o alle torri e chiese che ancora oggi si ergono con maestosità.

Dagli anni '50 del secolo scorso, la Fontana di Piazza Matteotti è diventata la porta d'ingresso ai Vicoli Saraceni di Forio, dove perdersi è un vero piacere. Qui, puoi scoprire dettagli dell'architettura mediterranea di Ischia che resistono ancora: mura alte delle abitazioni, cortili interni, alberi di aranci e limoni, portali in legno con archi in piperno o tufo verde del Monte Epomeo.

Questi Vicoli Saraceni hanno anche vissuto un tragico episodio durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 8 settembre 1943, il giorno in cui venne proclamato l'armistizio con gli anglo-americani, un bombardamento dell'aviazione inglese, le cui circostanze non sono mai state completamente chiarite, causò la morte di 13 persone, tra cui bambini. Le bombe "alleate" distrussero Via Vecchia e il vicino Vico Albergo. Oggi, una lapide sulla piazza della Chiesa di San Vito ricorda queste tredici vittime.

La visita alla Chiesa del Santo Patrono di Forio non solo permette di scoprire il patrimonio religioso ma anche di onorare la memoria di una delle tante tragedie della Seconda Guerra Mondiale. Allo stesso tempo, speriamo che questi affascinanti Vicoli Saraceni possano continuare a essere il cuore pulsante e la "casbah" del centro storico di Forio, la città turrita.