Museo Archeologico di Pithecusa

Lacco Ameno

Il Museo Archeologico di Pithecusa: Alla Scoperta della Storia di Ischia

Immerso nella suggestiva Villa Arbusto, il Museo Archeologico di Pithecusa racconta la ricca storia dell'isola di Ischia, dall'epoca preistorica all'età romana. Il museo occupa il primo piano del complesso principale di Villa Arbusto, e in futuro è prevista anche l'apertura di una Sezione Geologica al piano terra, per illustrare l'impatto dei fenomeni vulcanici e tettonici in un'isola vulcanica come Ischia.

Per quanto riguarda l'età preistorica, le informazioni sugli insediamenti umani sono ancora frammentarie. Al Neolitico medio-superiore risalgono i reperti ceramici e litici trovati in località Cilento, vicino al cimitero di Ischia. Un villaggio, datato dall'età del Bronzo all'età del Ferro, è stato scoperto sulla collina del Castiglione, nei pressi di Casamicciola.

Il periodo greco di Pithecusae è ben documentato grazie agli scavi condotti da Giorgio Buchner a partire dal 1952. Questa colonia greca, fondata nel secondo quarto dell'VIII secolo a.C. da coloni provenienti dall'isola di Eubea, è stata un importante centro di commercio. L'esposizione del museo inizia con una sezione dedicata alle relazioni commerciali dei Pithecusani con il Vicino Oriente, Cartagine, Grecia, Spagna, Etruria meridionale, Puglia, Calabria ionica e Sardegna.

Una parte significativa della mostra è dedicata ai corredi funerari provenienti dalla necropoli situata nella valle di San Montano, che è stata utilizzata come luogo di sepoltura per un millennio, a partire dalla metà dell'VIII secolo a.C. Tra i reperti più celebri ci sono i vasi pithecusani, come un cratere tardo-geometrico decorato con una scena di naufragio e una famosa tazza da Rodi con incisioni in alfabeto euboico. Un epigramma in tre versi, che allude alla coppa di Nestore descritta nell'Iliade, è un altro tesoro di Pithecusa.

Con l'avvento dell'età ellenistica, Ischia produsse ceramica da mensa nera, nota come "Campana A", esportata in Africa, Spagna e Francia meridionale. Tuttavia, il declino di Pithecusae iniziò nel VII secolo a.C. per motivi politici legati allo sviluppo della colonia di Cuma sulla terraferma.

Durante l'epoca romana, Ischia, ribattezzata Aenaria, fu colpita da numerose eruzioni vulcaniche, che ne limitarono l'insediamento romano rispetto ai vicini Campi Flegrei. Nel museo, è possibile ammirare numerose tombe romane con corredi relativamente semplici, nonché rilievi votivi in marmo provenienti dal santuario delle Ninfe presso Nitrodi (Barano) e lingotti in piombo e stagno dalla fonderia sommersa di Carta Romana (Ischia). Questa fonderia lavorava il piombo importato dalle miniere spagnole di Cartagena, grazie alle abilità imprenditoriali degli Atellii, una gens campana nota dai bolli su lingotti datati tra la fine della Repubblica e la prima metà del I secolo d.C.

 

Indirizzo: Corso Angelo Rizzoli, Via Circonvallazione, 210, 80076 Lacco Ameno NA

 

Telefono: 081 996103