Acquedotto di Buceto

Barano

Esplorando la Sorgente Naturale di Buceto: Un Viaggio nella Storia di Ischia

La sorgente naturale di Buceto è uno dei tesori nascosti più affascinanti dell'isola d'Ischia, situata nella parte orientale del Monte Buceto. Da tempi antichi, ha fornito acqua potabile agli abitanti di Ischia, supportando le loro attività agricole e i bisogni quotidiani.

Secondo lo storico Giulio Cesare Capaccio, il nome "Buceto" potrebbe derivare da "bubulcus," indicando un luogo adatto al pascolo dei buoi. Tuttavia, è più probabile che siano state le pecore a pascolare nella vicina pineta.

Le acque sorgive di Buceto sono state trasportate attraverso l'acquedotto dei Pilastri fino al Borgo di Celsa e, fino ad oggi, a Ischia Ponte. Questa sorgente ha continuato a soddisfare le esigenze della crescente popolazione fino al 1800.

Il percorso per raggiungere Buceto è accessibile da Fiaiano, nel comune di Barano, seguendo la strada per il Cretaio. Il tragitto può essere percorso anche in auto ed offre panorami mozzafiato. Lungo la strada, troverete l'inizio del sentiero per Buceto, preceduto da una suggestiva scalinata in pietra. Questa antica sorgente sgorga in mezzo al bosco ed è rinomata per la purezza delle sue acque. Continuando la scalinata in pietra, si raggiunge un sentiero tra alte piante di una zona umida, e attraverso una strada in salita, si arriva a una selva di castagneti e lecci. Qui, in un pianoro soleggiato a media altitudine, potrete scegliere se tornare indietro o continuare l'esplorazione attraverso un piccolo sentiero che si apre tra rovi e piante campestri.

L'isola d'Ischia è di origine vulcanica, caratterizzata da una roccia magmatica effusiva con medio contenuto di silice e alcali, oltre alla caratteristica pietra di tufo verde locale. Il tufo verde è abbondante nel versante sud-occidentale dell'isola, ma è presente anche ad est del Monte Epomeo, da cui inizia l'itinerario, noto per i gradoni che conducono al Monte Buceto.

La sorgente di Buceto ha giocato un ruolo cruciale nell'approvvigionamento idrico del borgo di Ischia Ponte, grazie all'Acquedotto dei Pilastri, una straordinaria opera di ingegneria civile realizzata principalmente sotto la guida di Mons. Girolamo Rocca, vescovo della Curia ischitana alla fine del XVII secolo. Ancora oggi, salendo i gradoni che conducono alla valle di Buceto, nota anche come Selva del Napoletano, è possibile ammirare i lavori di incanalamento dell'antica sorgente, iniziati alla fine del 1500 e ampliati negli anni '50 del secolo scorso, quando le acque sorgive vennero canalizzate in robuste tubature, ancora visibili nella fitta vegetazione circostante.

Da Buceto, potrete raggiungere Piano San Paolo, una radura situata a quasi 500 metri sopra il livello del mare, ideale per una tranquilla scampagnata. Qui, ogni prima domenica di giugno, si celebra la Festa della Ginestra, un'occasione per gustare le prelibatezze culinarie dell'isola d'Ischia, accompagnate da vini locali di alta qualità.

Questo testo è stato curato da Barbara Mattera, volontaria del Servizio Civile, impegnata nel progetto "Oro Cultura" presso il comune di Barano d'Ischia.